La tragica fine di Giulia Cecchettin e la confessione dell’ex fidanzato Filippo Turetta con il femminicidio che ha sconvolto l’Italia.
Filippo Turetta, reo confesso del femminicidio di Giulia Cecchettin, ha espresso in carcere il suo tormento per la fine della loro relazione. “L’amavo, la volevo per me e non accettavo che fosse finita“, ha dichiarato a Verona. La sua ossessione, secondo gli inquirenti, si è tramutata in violenza psicologica, come confermato dalle amiche della vittima.
I funerali di Giulia: una cerimonia commemorativa attesa da migliaia
La Basilica di Santa Giustina a Padova si prepara ad accogliere il funerale di Giulia Cecchettin, previsto per martedì 5 dicembre. Un evento che vedrà la partecipazione di circa 10.000 persone, testimoniando l’impatto profondo di questa tragedia. La cerimonia sarà visibile anche tramite maxischermi posti in Prato della Valle, e il Veneto osserverà un lutto regionale per l’intera giornata, come comunicato dal governatore Luca Zaia.
Anche Milano si unisce nel ricordo di Giulia Cecchettin. Un murale dedicato alla giovane è apparso in via Santa Radegonda, raffigurandola in un cappotto rosso, simbolo della lotta contro il femminicidio. L’opera di Fabio Ingrassia ha colpito i cuori di molti, esprimendo un messaggio potente contro la violenza sulle donne.
Dettagli Sconvolgenti dall’Interrogatorio di Turetta
Nel corso dell’interrogatorio, Turetta ha cercato di negare la premeditazione dell’omicidio, avvenuto il 11 novembre. L’autopsia ha rivelato che Giulia è stata uccisa alle 23.40 a Fossò, con oltre 20 coltellate. Gli inquirenti continuano le indagini, anche attraverso esami tossicologici, per comprendere meglio la dinamica degli eventi.
L’autopsia ha escluso l’uso di legature con lo scotch, nonostante Turetta avesse acquistato del nastro adesivo prima del delitto. Gli esami necroscopici stanno conducendo a ulteriori indagini istologiche per approfondire le circostanze della morte di Giulia Cecchettin.
La morte di Giulia Cecchettin ha lasciato un segno indelebile nella comunità, evidenziando la gravità del femminicidio e la necessità di combatterlo con azioni concrete e sensibilizzazione costante.